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AMBITO DEL DISTRETTO

L’area del Distretto Commerciale dei Borghi e dei Castelli, si snoda lungo le Valli del Coppa e dello Schizzola. E’ servita dalla Strada Provinciale n. 203 Casteggio – Varzi e dalla Voghera – Varzi, comprendendo i territori dei Comuni di Borgo Priolo, Borgoratto Mormorolo, Calvignano, Fortunago, Montalto Pavese, Montesegale e Rocca Susella per una superficie di circa 117 Kmq.



I Comuni citati fanno parte della Comunità Montana e sono accomunati da caratteristiche e problematiche geografiche, commerciali, territoriali, sociali e storico-culturali molto simili, dalle quali nasce la volontà di unirsi per risolvere i problemi presenti ed individuare linee d’intervento future comuni.
Dal 1945 al 2000 nei Comuni del Distretto così come più in generali nelle montagne e colline dell’Oltrepò Pavese si è registrato un costante fenomeno di spopolamento per motivi occupazionali, con una conseguente tendenza alla riduzione degli spazi coltivati, all’incremento della superficie forestale ed all’invecchiamento della popolazione.

L’indice di invecchiamento (rapporto tra i giovani da 0 a 14 anni e gli over 65) assume nei Comuni del distretto valori fino al quadruplo di quelli riscontrabili in pianura nei centri intorno alle più grandi città della provincia., Le tradizionali culture cerealicole e foraggiere, che rappresentavano circa il 70% del reddito cominciano ad essere poco remunerative ed i giovani in età lavorativa preferiscono lasciare i paesi natali per recarsi nei grandi centri urbani in grado di offrire lavori “moderni” fisicamente meno faticosi e più redditizi facendo sperare in un miglioramento del tenore di vita.

I lavori agricoli pertanto, rimangono esclusivo appannaggio degli anziani e di lavoratori stagionali, spesso extra-comunitari, che trovano sostentamento dalla coltivazione della vite e dalla vendemmia, da sempre presente nell’economia di questi comuni e del Basso e Medio Oltrepò Pavese in generale. La crisi agricola e lo spopolamento, provocano un vero e proprio effetto valanga, trascinando nella crisi anche il delicato sistema del piccolo commercio di vicinato tipico delle zone montane e collinari.

E’ così che le botteghe artigiane cominciano a chiudere i battenti con la formula tipica della cessata attività per raggiunti limiti d’età dei titolari. L’indotto commerciale legato al settore agricolo ed ai consumi quotidiani della popolazione (falegnami, fabbri, trebbiatori, mugnai, panettieri, macellai etc…), va quindi lentamente ma inesorabilmente sparendo.

Ad infliggere il colpo decisivo è l’introduzione della grande distribuzione, un passo reso possibile dall’accresciuta abitudine alla mobilità. Le ricadute negative investono tutti i settori, è così anche per il patrimonio artistico-rurale, che viene abbandonato al naturale degrado e per il settore edile che vede il trasferimento di numerose sedi nei più popolosi centri del fondovalle quali Casteggio, Voghera, etc…. Tuttavia, negli ultimi dieci anni, l’andamento demografico ha registrato una timida inversione di tendenza, si è infatti arrestato il calo e si registrano alcune nuove presenze, anche se spesso di poche unità.

Interessante è anche un altro fenomeno, legato alle considerazioni sopra esposte, che vede una trasformazione della popolazione residente che conta ormai parecchi immigrati provenienti da paesi neo-comunitari, specialmente Romania e Polonia, come lavoratori agricoli e da persone in fuga dalle più vicine città che risultano certamente più inquinate e meno” vivibili”.

Per lo stesso motivo si sta assistendo ad una fase che vede i territori dei Comuni del Distretto quali luoghi ideali per acquistare e ristrutturare vecchie case da utilizzare come” rifugio” per l’estate o il week-and da parte dei “cittadini” stanchi del caos e dello smog delle loro città. La crescente diffusione di seconde case, popolate solo nei week-end, soprattutto estivi, dà spesso l’illusione di un benessere diffuso che ha invece riscontri contraddittori nella reale economia locale.

Le enormi potenzialità turistiche legate alla bellezza dei luoghi, alle numerose e significative tracce e vestigia storico architettoniche, una tradizione enogastronomica di tutto rilievo ed altri elementi attrattivi legati alla relativa vicinanza con Milano, vedono significativamente diffondersi Aziende Agrituristiche, Bed & Breakfast, bar, ristoranti e trattorie che rappresentano un’interessante opportunità per il turismo ed il commercio meritevole di essere coltivata e sostenuta con interventi ed investimenti mirati.

In tale prospettiva, anche le attività agricole ed in particolare quella vitivinicola, investendo in nuove tecniche ed ammodernamenti ne avrebbero un ritorno positivo. Ad oggi, proprio seguendo queste logiche e tendenze, alcune Aziende Agricole non si limitano più a vendere le uve all’ingrosso, finendo con il valorizzare il mercato dei vini di altre zone, ma hanno cominciato a vinificare la propria produzione e commercializzare i pregiati vini ottenuti.

Un aspetto da tenere sotto controllo, dovuto alla maggiore ricettività turistica, è l’aumento del traffico automobilistico transitante, specialmente il sabato e la domenica, sulla Strada Provinciale n. 203 che collega Casteggio via Borgo Priolo - Borgoratto - Fortunago a Varzi, ed alla Voghera - Varzi.
L’attrattiva turistica e l’enogastronomia sono quindi fattori che possono essere trainanti per una ripresa anche del piccolo commercio di vicinato, quantomeno per quanto riguarda l’offerta di prodotti locali tipici e di qualità ed il settore della ristorazione.
E’ con questo preciso intento che nasce il Distretto Commerciale dei Borghi e dei Castelli, con l’intento di integrare le risorse locali in un’offerta organica al fine di far sistema superando le vecchie logiche individuali per vendere un nuovo prodotto comune a tutti: la fruizione ecosostenibile di un territorio di estremo pregio.